Giorno 3: Biersdorf am See – Chassepierre (Orval)

Al risveglio il tempo è talmente grigio che non mette alcuna voglia di visitare i dintorni di Biersdorf. Inoltre, vorrei sistemare il guasto al tachimetro… fortunatamente i gentilissimi ragazzi dell’albergo mi trovano un grosso meccanico e concessionario Suzuki a pochi km. Sfortunatamente il guasto si rivela irreparabile senza un apposito ricambio Honda, quindi se ne parlerà di ritorno in Italia.

Poco male, comunque posso puntare verso il Belgio… nonostante il navigatore, forse in vena di vendetta, mi sbatta senza soluzione di continuità tra una superstrada e una stradina di bosco. (!) E i boschi, tra il Palatinato e il Belgio abbondano davvero, ma a bordo di un Transalp perfino le curve bagnate in mezzo alla boscaglia sono un piacere.

In Belgio, sempre accompagnato da un tempaccio, arrivo non incidentalmente dal lato dell’abbazia di Orval, dove posso finalmente cominciare il giro di assaggi. 😉 Niente male la birra accompagnata dal formaggio, anch’esso dell’abbazia. Ma assolutamente eccezionale la versione “vieux” invecchiata almeno 6 mesi in bottiglia (essendo una rifermentata la differenza si sente tutta), che però occorre saper versare per non fare un pastroccio. 🙂

Tra una visita all’abbazia e una degustazione, mi resta il tempo per qualche foto tra i bellissimi paraggi di Florenville, anche se la luce grigissima sembra adatta solo al genere deprimente: tronchi marci, corvi, cimiteri e compagnia. Provo comunque a cavare qualcosa di meglio prima di arrendermi e ritirarmi nel borgo di Chassepierre, dove ho trovato una simpatica pensione.

E qui, tra l’anatra cotta nella Kriek, una pur sempre buona Duvel, e un’altra Orval vieux, cosa chiedere di più?

Km: circa 200, ormai mi tocca tenere il conto a occhio.

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