Giorno 16: Zeebrugge – Karlsruhe (Zundert)

Per motivi non precisati, la nave è salpata in ritardo ieri sera e stamattina ovviamente è arrivata in ritardo di un’ora, mandando all’aria tutta la procedura di sbarco, che dura un’eternità. Se quindi mi fosse rimasta una tentazione di provare un unico “tappone” verso casa, la metto subito via, non ci starei coi tempi arrivando a notte fondissima.

Quindi, visto che la giornata è pure bella, perché non approfittarne per allargare qualche km in Olanda, verso Zundert, e visitare l’ultimo monastero trappista birramunito della zona che ancora mi manca? 🙂 Detto, fatto (anzi… tra il dire e il fare c’è di mezzo il navigatore che mi fa fare quasi 20km in tondo per arrivare a un distributore che non c’è… porc!)

A Zundert, come sempre, l’abbazia non è visitabile se non per i pellegrini, ma come a Rochefort è possibile mettere il naso nella chiesa a patto di non disturbare i monaci. Sia l’edificio principale che la chiesa sono comunque ben poco spettacolari, e decisamente spartani… ma questo incarna perfettamente il credo dei trappisti: in cielo non ci si va per essersi circondati di ori e affreschi, ma per aver lavorato duro. Quanto meno rispettabili per la loro coerenza.

E in linea con le altre abbazie trappiste, a breve distanza c’è un chiosco/baretto dove si possono degustare i prodotti del monastero… qualche crocchetta “specialità del posto” e un po’ di formaggio olandese, ad accompagnare una dignitosissima Zundert (una classica ambrata d’abbazia) e purtroppo è già l’ora di abbandonare questa splendida gita nella tranquilla campagna olandese, per rituffarsi in autostrada e macinare chilometri.

Anzi, si è fatto pure abbastanza tardi, quindi spingo finché fa buio. Mi fermo a pernottare a Karlsruhe, solo perchè è di strada.

Km: 663

L’abbazia di Zundert (quel che se ne vede)
Zundert: austera chiesa trappista
Il prodotto locale

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