Giorno 10: Dax – Saint Priest

La mattinata mi trova non proprio riposatissimo, dopo aver combattuto gran parte della notte contro un nugolo di zanzare entrate da una finestra lasciata incautamente aperta (e averle sterminate tutte). Faccio comunque un rapido giretto del centro di Dax, per le ultime foto, gli ultimi souvenir e l’ultimo “vero” croissant. Apro una parentesi: com’è che i nostri migliori pasticcieri non riescono a fare un crossaint che stia al pari con quel che in Francia si trova dal più scalcinato panettiere di paese? Lascio ai posteri la sentenza e intanto mi ingozzo di tutte le varianti, dal burro (yummm) al cioccolato, e ne prendo pure un paio salati per il pranzo.

Sì perchè adesso è tutta autostrada e si tira al massimo, quindi avere già il pranzo con se non va male… il traffico attorno a Bordeaux è infernale, ma riesco a zigzagare via e da lì è un unico volo fino a Lione, con i panorami che lentamente cambiano, ma restano molto belli, complice un’autostrada che viaggia tra i 600 e i 1000 metri, praticamente tutta in montagna.

Esco da Lione e dalle sue 12 corsie di caos, e incoccio in un nuovissimo “smart hotel”… tutto iperconnesso, decine di prese USB e caricatori a induzione ovunque, QR code per fare ogni cosa e addirittura un robottino che si occupa autonomamente del room service! E adesso vuoi non provare a ordinargli qualcosa? 🙂

Dax: scorci del centro

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