Giorno 13: Oban (Mull, Iona, Staffa… quasi)

Oggi tour organizzato, quindi non mi devo preoccupare di nulla se non di arrivare in orario all’imbarco, che posso raggiungere a piedi dell’albergo.
Il traghetto in breve porta sull’isola di Mull, che visitiamo in pullman. Il mezzo non è la mia passione, ma la cosa risulta comunque decisamente spassosa, complici le spettacolari vedute dell’isola e il bravissimo autista/guida che tra una battuta e una spiegazione, trova il tempo di raccontare leggende di cavalieri senza testa e addirittura cantare in gaelico, mentre schiva macchine e altri autobus su una one-track-road. Mitico!

Da lì, una lancia dovrebbe portarci su Staffa, santuario naturalistico e celebre per le sue caverne e scalinate di basalto… ma più ci avviciniamo all’isola e più il mare si ingrossa… non piove ma si balla parecchio, tanto che attraccare diventa impossibile. Per quanto il capitano faccia del suo meglio, riusciamo solo vedere qualche foca e gli scenari dal mare, prima di filare precipitosamente in porto a Iona… nel frattempo infatti il mare si è fatto cattivo, e la barchetta zompa e gira tale e quale a un ottovolante, con l’aggiunta di schizzi di acqua salata. Insomma divertentissimo. 🙂

La piccola Iona, nonostante il vento e il cielo grigio, si conferma come una delle più suggestive tra le isole scozzesi, quindi raffica di foto (fortunatamente la Pentax sembra aver retto l’acqua salata) all’abbazia e a tutto il resto, impinzata di cozze locali, e percorso a ritroso traghetto-autobus-traghetto  per tornare alla base. Cena a fish & chips per restare in tema marinaro. 🙂

Km: 0 (con la moto)

Foche tra Iona e Staffa
Staffa dal mare
Le famose gradinate di basalto di Staffa
Iona: le rovine del monastero
Iona: la croce di st. Martin.
Iona: il chiostro dell’abbazia

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