Giorno 7: Anversa – Mechelen (Achel)
Confidando che, come al solito in questi giorni, il cielo grigio del primo mattino si apra più avanti nella mattinata, mi fiondo verso il confine olandese, in direzione Achel, un’abbazia talmente sul confine che, avendo un entrata in Belgio e una in Olanda, in passato si è mantenuta con il solo transito delle merci… una sorta di duty-free shop ante-litteram π
Il confine si attraversa impercettibilmente, non fosse per il panorama più piatto, i campi di fiori, i mulini a vento… ok siamo proprio in Olanda π e quasi mi aspetto la gente con gli zoccoli di legno per completare i luoghi comuni. La sorpresa che mi aspetta è invece la prima delusione del viaggio: l’abbazia sarebbe una delle poche che ha un suo spaccio con prodotti tipici (le birre leggere che bevono i monaci) e la possibilità di vedere una parte del birrificio, solo che il Lunedì è tutto chiuso. π
Amen! Un po’ scornato, non mi resta che fotografare un po’ i dintorni (zona di palude parecchio selvaggia e a modo suo bellissima), e approfittare dello sconfinamento in zona olandese per consolarmi con una vecchia amica: la Hertog Jan, qui in versione stagionale alla spina. Il baretto è simpatico nonostante strani frequentatori (militari olandesi venuti al bar… col carro armato! Sono Pazzi Questi Olandesi!) quindi mi fermo un po’ a gustarmi anche una formidabile Tripel Karmeliet.
Con l’umore decisamente migliorato decido di anticipare una tappa che era prevista per l’indomani: le rovine dell’abbazia di Villers-la-ville. Altra rata di ma nel paesaggio di questa regione perfino l’autostrada sembra più bella, e le rovine (consigliatemi da Morghi e compari) valgono davvero la visita. Un posto di una suggestione rara, pane per i denti di un buon fotografo… quindi io dovrei lasciar stare π ma ci provo ugualmente, con alterne fortune.
Concludo la giornata rientrando un po’ verso nord, a Mechelen, dove si può pernottare DENTRO la birreria Het Anker (altra gran dritta dei 3 geniacci), nientemeno che gli inventori della Gouden Carolus. E qui tocca una mostruosa degustazione di prodotti della casa accompagnata da una pentolata di cozze secondo la ricetta del posto.
Per dire del livello del posto, basta l’ultima foto… sì è un distributore automatico di birre da meditazione a disposizione dell’albergo… poi vuoi non dormire bene? π
Km circa 250