Giorno 7: Bruxelles – Londra
Ieri scrivevo che il quartiere universitario di Bruxelles sembrava un unico enorme centro sociale, ma quello che non immaginavo è che la gran parte della città assomigliasse al ripostiglio (o alla latrina) del centro sociale stesso. Brutta, mediamente sporca, e maltenuta da far vergognare pure chi ha visto il meridione d’Italia o i suk nordafricani, Bruxelles è, di gran lunga e senza dubbio, la peggiore città che mi sia capitato di vedere!
Vago per tutta la mattina qua e là cercando di farmi una ragione di quel che vedo, e scattando miriadi di foto per documentarlo. Sembra che alcuni edifici vengano tirati a lustro ogni giorno, mentre tutto il resto della città è lasciato alla rovina più assoluta. Ma il peggio è quel che le foto non possono mostrare: le urla impazzite del barbone nel silenzio alienante del quartiere dei grattacieli, lo sguardo di pietà che gli immigrati arabi, passando, rivolgono alle prostitute dentro le vetrine luride e arrugginite da cui vengono vendute, il puzzo incredibile di urina presente ovunque, anche in pieno centro storico. Quando mi accorgo che perfino le chiese storiche del centro sono state pulite solo per la parte frontale, mi passa la voglia di cercare i monumenti principali o l’Atomium… imposto il navigatore in modalità “portami via di qua”, e scappo. Nessuna città mi ha mai fatto un effetto del genere, non dimenticherò facilmente la “capitale d’Europa” e i suoi magnifici scorci. Ve ne condivido qualcuno, ma temo che non rendano l’idea.
Infilo l’autostrada in direzione Calais, e mi rigenero con i panorami delle fiandre… arrivo in tempo sorprendentemente breve all’Eurotunnel e mi imbarco per l’Inghilterra. Notevole il sistema di treni navetta, e lascia pure tempo e modo per una chiacchiera insieme all’unico altro occupante del vagone per le moto: un simpatico motociclista del Sussex, sfegatato fan Ducati che mi riempie di consigli di viaggio, in particolare su come affrontare le strade inglesi. Il viaggio vero e proprio è brevissimo rispetto alle procedure d’imbarco: in un attimo scendiamo e… diluvia! E’ solo per qualche km (pardon, miglio 🙂 ) ma a quanto pare l’Inghilterra mi vuole salutare col suo tempo tipico. Il tempo di prendere la mano con la guida a sinistra e sono a Londra, dove le strade costringono a macinare miglia e miglia per fare distanze relativamente brevi in linea d’aria… poco male, arrivo comunque in albergo, e posso fare un primo giretto nei dintorni (da cui già si vede tutta la differenza da Bruxelles), mangiare in un locale tipico (ehm… ristorante etiope o kebab? Facciamo indiano 🙂 ) e bermi una birretta tiepida (!) in un pub. Mi sento quasi già londinese. 🙂
km percorsi: 310. Più il tunnel ovviamente.
Sir Cris
Non avrei mai immaginato un resoconto così dalla "capitale europea" 🙁